Mario
La scalata di Mario era dura. Ma lui si riteneva speciale, voleva deferenza senza appello. Indossò, insieme al solito pastrano, una smorfia supponente. Il deragliamento del mento lo aiutava: un progenismo naturale dava all’espressione aggressività spontanea. Andava controvento e il carattere acceso pareva ideale per bruciare le tappe. Pensò di avercela fatta, si rilassò un attimo. E si bruciò.
2020 Carboncino, juta, acquerelli, matite, acrilici 72 x 50 cm